giovedì 10 luglio 2008

Cerroni, Er Monnezza!!!

Chi è Cerroni?

Il Sole 24 Ore lo definisce “il monopolista nella gestione dei rifiuti”, “l’uomo che detta legge da 60 anni”.
Lui ama farsi chiamare “l’avvocato”, un Sindaco dei Castelli Romani l’ha definito “il boss”, noi lo chiameremo più semplicemente “il signor Cerroni” (dopo aver letto l’articolo e aver ammirato la sua immensa competenza meriterebbe il soprannome “Er Monnezza”).
Il signor Cerroni controlla la gestione dei rifiuti nel Lazio con “un contenitore di oltre 50 società, un fatturato stimato per il 2005 attorno ai 700 milioni di euro” (Il Sole 24 Ore).
Cerroni è anche proprietario dell’emittente televisiva Romauno, la televisione dalla quale Marrazzo, senza pudore e senza vergogna, ha annunciato il nuovo piano regionale dei rifiuti, scritto da e per il signor Cerroni.

Quanto ci costa il signor Cerroni?

L’anomala situazione di totale monopolio in cui opera il signor Cerroni nel Lazio è misurabile dai cittadini sulla base dell’aumento vertiginoso delle tasse sui rifiuti degli ultimi anni.

L’audizione alla Commissione Parlamentare

Il signor Cerroni non ama la ribalta, ma il 28 settembre 2004 non ha resistito al fascino di un’audizione parlamentare, per cui oggi abbiamo a disposizione un documento prezioso che ci illumina sul competente pensiero del più grande esperto dei rifiuti del Lazio, “l’uomo che con i rifiuti ci ha saputo fare”.

Totò ha venduto la Fontana di Trevi ai turisti.
Cerroni ha venduto un Central Park ai parlamentari.

“Noi, comunque a Massimina abbiamo proposto di realizzare un Central Park, echeggiando il famoso Central Park di New York, che tutti conosciamo e che è stato realizzato dove era la vecchia discarica di Manhattan. È un servizio che noi vogliamo rendere” (Cerroni, seduta parlamentare del 28 settembre 2004).

Dopo 4 anni dalla famosa audizione parlamentare, tutti possiamo ammirare a Roma il famoso Central Park dove era la vecchia discarica di Malagrotta.
Questo è il servizio che Cerroni voleva rendere al Paese e alla città di Roma.
Al posto del Central Park, il signor Cerroni ha realizzato, a spese dello Stato e per la modica cifra di 150 milioni di euro, rubati dalle tasche dei cittadini e delle imprese con i CIP6, l’inceneritore di Malagrotta, tecnologia all’avanguardia “Thermoselect”, come quello di Karlsruhe in Germania.


Le ultime parole famose del signor Cerroni:
l’impianto Thermoselect di Karlsruhe è all’avanguardia.

“Abbiamo girato il mondo, dalla Finlandia al Giappone, alla America e via dicendo. Per quanto riguarda l'Europa, il paese che è all'avanguardia è la Finlandia, dove c'è la Thermoselect, e la Germania, con quello di Karlsruhe ed altri impianti” (Cerroni, seduta parlamentare del 28 settembre 2004).

Lo sapevate che il gassificatore in costruzione a Malagrotta si basa sulla tecnologia Thermoselect (chiamata anche Thermodefect dalla stampa tedesca) e che in Germania l’impianto di Karlsruhe ha dovuto chiudere un impianto analogo per problemi operativi che hanno comportato fughe di gas tossico e pericolo di esplosione incrinature nel cemento della camera ad alte temperature provocate dalla corrosione e dal calore, e perdite di liquido da un bacino di sedimentazione che conteneva acque di scolo contaminate da cianuro?

Al momento in cui la società proprietaria EnBW decise di chiudere l'impianto nel 2004, le perdite di gestione ammontavano a 400 milioni di euro.

Tutta la vicenda ha occupato i giornali locali per anni.

Alcuni titoli:
"Il miracolo che non funziona" (Der Spiegel, 25.9.2000);
"La magia della miracolosa arma della spazzatura svanisce..." (Die Tageszeitung, 28.8.2001);
"Lo scetticismo degli oppositori della città di Hanau si dimostra giusto : la fornace Thermoselect di Karlsruhe sta per chiudere definitivamente" (Frankfurter Rundschau, 29.7.2003);
"Nessun futuro per Thermoselect" (Frankfurter Allgemeine Zeitung, 3.3.2004);
"La fine di Thermoselect" (Frankfurter Allgemeine Zeitung, 5.3.2004);
"La fine del miracolo delle spazzature a Karlsruhe" (Die Tageszeitung, 11.3.2004).

Tutti questi articoli sono stati pubblicati prima dell’audizione alla Commissione parlamentare: il signor Cerroni gira il mondo ma non legge evidentemente i giornali.

Ma la cosa ancora più grave è che l'impianto proposto dal signor Cerroni per Roma è basato sulla tecnologia Thermoselect ed è praticamente identico a quello di Karlsruhe.

Come fa lo Stato Italiano a sperperare centinaia di milioni di euro su una tecnologia che ha miseramente fallito in Germania?

Cerroni è il nuovo Nerone:
con le ceneri dei rifiuti costruirò le strade.

“Mi è stato anche chiesto che ne sarà dei residui della gassificazione. Noi pensiamo di trasformare i residui della combustione addirittura in mattoni, magari utilizzandoli nella costruzione di strade. Questo residuo, che rappresenta dal 7,50 al 8 per cento, è assolutamente innocuo e può essere utilizzato” (Cerroni, seduta parlamentare del 28 settembre 2004).

Qualcuno fermi il nuovo Nerone: i residui dell’incenerimento sono considerati rifiuti tossici e nocivi, sono molto pericolosi e vanno smaltiti in apposite discariche.


Una domanda sorge spontanea: i componenti della Commissione parlamentare dormivano durante l’audizione?

Concludiamo riprendendo le parole del prof. Paul Connett che fotografa molto bene in un suo commento la situazione:

“Ritengo che i cittadini di Roma abbiano il diritto di sapere che la salute e la protezione dell'ambiente è responsabilità del governo della città, non responsabilità di Manlio Cerroni. La preoccupazione fondamentale di quest'uomo sembra essere quella di fare tutto ciò che è in suo potere per aumentare le sue enormi fortune a spese dell'ambiente, della salute pubblica e del valore immobiliare dei beni di coloro che hanno avuto la cattiva sorte di vivere in un'area che subisce l'impatto delle sue operazioni”.

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