sabato 10 ottobre 2015

Ricorso al TAR contro gli atti amministrativi del costoso, dannoso, pericoloso ed inutile sottopasso di Via Pian Savelli

Nel 2003 le promesse elettorali del Sindaco Mattei.
Nel 2015 le promesse elettorali del Sindaco Marini.
Finite le campagne elettorali nessun lavoro è iniziato.
L’analisi dei legali del Comitato “Sotto terra il treno, non i cittadini” ha evidenziato gravissime carenze e macroscopici errori nell’iter autorizzativo dell’opera.
Basta con le promesse elettorali e con lo sperpero di denaro pubblico. Rilanciamo il progetto di interramento della linea ferroviaria per risolvere nel modo migliore e in maniera definitiva il problema dei passaggi a livello a Pavona.

    Veduta del progetto di interramento della ferrovia ferroviaria a Pavona




La campagna elettorale nel 2003 e le promesse del Sindaco Mattei
Per la campagna elettorale del 2003 il Sindaco Mattei annunciava l’inizio dei lavori per il sottopasso di Via Pian Savelli, per una spesa complessiva di euro 2.582.284,47 (di cui €1.842.794,92 per lavori e oneri sicurezza). L’opera è stata appaltata, ma non è mai stata realizzata. Il Tribunale di Velletri ha condannato il Comune di Albano Laziale al risarcimento del danno a favore dell’impresa appaltatrice (il Consorzio Cooperative Costruzioni di Bologna) per l’importo di € 375.515,81. In sintesi, il Comune di Albano Laziale ha dilapidato circa 375.000 euro dei nostri soldi per organizzare la rielezione di Mattei nel 2003.

Perché l’opera non è stata realizzata nel 2003?

La risposta ci viene fornita dalla Corte dei Conti con la sentenza 644 del 2013 con la quale ha indagato per il danno derivato al Comune di Albano Laziale da gravi irregolarità nelle procedure di realizzazione dei lavori per il sottopasso ferroviario nella zona Pian Savelli.
La Corte dei Conti ha condannato al risarcimento di 40.000 euro per danno erariale sia il responsabile del procedimento Ing. Farro, “per aver disposto la consegna dei lavori, avvenuta tra l’altro sotto le riserve di legge nelle more della stipula del contratto, in attesa di una verifica del progetto che ne confermasse la realizzabilità, in carenza dell’attivazione delle procedure di esproprio e in assenza di autorizzazione alla bonifica da ordigni bellici; ulteriori responsabilità dello stesso si rilevano in relazione al ritardo con cui sono state successivamente avviate le procedure per superare i predetti impedimenti” sia il Direttore dei Lavori Ing. Scifoni “che non ha adeguatamente rilevato nel verbale di consegna parziale gli impedimenti alla realizzazione dell’opera e nel non avere, al permanere di tali impedimenti, ordinato la sospensione dei lavori.” 

Invitiamo tutti i cittadini a leggere la sentenza della Corte dei Conti sul sottopasso di Via Pian Savelli e a diffonderla:

La campagna elettorale nel 2015 e le promesse del Sindaco Marini
Dopo 12 anni la storia si ripete e oggi il Sindaco Marini per la campagna elettorale 2015 ha annunciato di nuovo l’inizio dei lavori per il sottopasso di Via Pian Savelli (un'opera costosa, inutile e dannosa per il territorio). Magicamente i costi sono lievitati da 2,6 milioni di euro a 8,3 milioni di euro (anche su questo punto la Corte dei Conti dovrà sicuramente indagare).

Nel pomeriggio del 13 novembre 2014 il Sindaco Marini annunciava al centro anziani di Pavona che i lavori sarebbero iniziati a marzo 2015, prima delle elezioni comunali. Le elezioni sono passate ormai da mesi, ma dell’inizio dei lavori del sottopasso di Via Pian Savelli non c’è alcuna traccia.

Il ricorso al TAR per evitare altro sperpero di denaro pubblico
Preoccupati per le solite promesse elettorali e per la pessima capacità amministrativa del Comune di Albano Laziale, abbiamo fatto analizzare tutti i documenti del progetto del sottopasso di Via Pian Savelli dai legali del Comitato “Sotto terra il treno, non i cittadini”.  

Il quadro che ne è emerso è molto preoccupante: sono state individuate gravissime carenze e macroscopici errori nell’iter autorizzativo dell’opera, non è stata predisposta la Valutazione di Impatto Ambientale e ci sono anche altre gravi inadempienze.

Per evitare che il Comune dilapidi un’altra volta importanti investimenti nella fretta di “fare campagna elettorale per rieleggere il Sindaco di turno”, il Comitato “Sotto terra il treno, non i cittadini” insieme a cittadini ed operatori economici di Pavona ha predisposto un ricorso al TAR contro gli atti ammnistrativi del sottopasso di Via Pian Savelli.

Il ricorso al TAR è stato già comunicato al Comune di Albano Laziale e agli altri enti interessati.

Nei prossimi giorni pubblicheremo il contenuto del ricorso al TAR.

L'unica soluzione seria per risolvere il problema dei passaggi a livello a Pavona è rappresentata dall'interramento della linea ferroviaria, come da progetto presentato “gratuitamente” dai comitati di Pavona. 

Il Comitato “Sotto terra il treno, non i cittadini” chiede all’Amministrazione Comunale di attivarsi concretamente per dare a Pavona la risposta migliore al problema dei passaggi a livello, sostenendo con il Ministero dei Trasporti il progetto di interramento della linea ferroviaria.

Solo l’interramento della linea ferroviaria può costituire un volano per la riqualificazione urbanistica, la crescita economica e lo sviluppo di Pavona e dei Castelli Romani.
 
Pavona non ha bisogno di una grande, costosa e pericolosa buca su Via Pian Savelli.
 


 
 
 
 
 
 
 
Foto del sottopasso di Monterotondo

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